Cosa è la IPO?
Leggendo le notizie economiche e dei mercati azionari, si può trovare a volte l’acronimo di derivazione anglosassone I.P.O. che sta per “Initial Public Offer” o, in italiano, offerta pubblica iniziale. Si tratta dell’operazione mediante la quale una società si quota in Borsa, al fine di incrementare il suo capitale e incrementare la sua crescita.
In occasione di questo “primo giorno di scuola”, alcune aziende possono passare inosservate, mentre altre possono suscitare un clamore così forte da registrare ingenti guadagni.
Nella storia dei mercati azionari si è assistito a degli IPO veramente straordinari. Un esempio è stato il debutto di Facebook, che, il 18 maggio del 2012, ha ottenuto un incremento di capitale pari a 16 miliardi di dollari grazie alla vendita di più di 400 milioni di azioni ai suoi nuovi investitori, stabilendo così un nuovo record nel Nasdaq, l’indice dei principali titoli tecnologici.
Altrettanto eclatante è stato l’esordio di AT&T Wireless, una società di telecomunicazioni americana che ha acquisito più di 10 miliardi di dollari dopo il primo giorno di negoziazioni.
Spostandoci in Europa, si deve citare il clamoroso IPO di Deutsche Telekom, che ha esordito nel DAX, la Borsa di Francoforte, il 17 novembre 1996. Gli investitori che hanno comprato le sue azioni hanno realizzato in un’ora profitti del 19%, e alla fine della giornata la società ha incassato nuovi capitali per un valore di 12 miliardi di dollari.
Per quanto riguarda il nostro paese, è ENEL SpA a detenere una IPO da record, a seguito della sua privatizzazione nel 1999: la società registrò al suo debutto nei mercati un incremento pari a 16 miliardi di dollari, un profitto straordinario che fece salire di ben 10% l’indice Blue Chip della Borsa di Milano.