Bonus bici: come è possibile ottenerlo? Possono usufruirne tutti i possessori di biciclette?
Così come ci sono agevolazioni ed altri incentivi per le auto ed altri motoveicoli, ci sono dei bonus anche per le bici. Ma a quanto possono ammontare? Chi può richiederle? E come?
Che bonus è e a quanto ammonta
Questo bonus, chiamato anche bonus mobilità, è un credito d’imposta riconosciuto a chi ha sostenuto, da 1° agosto del 2020 spese inerenti all’acquisto di biciclette, monopattini elettrici, e-bike, servizi di mobilità elettrica in condivisione o di tipo sostenibile ed abbonamenti al trasporto pubblico. Per tale agevolazioni, nel 2022, sono stati spesi circa cinque milioni di euro, ed è stato introdotto per incentivare l’acquisto di questi mezzi, che risultano meno inquinanti.
Il bonus per le biciclette ammonta ad una somma massima pari a 750 euro, ma se l’ammontare complessivo delle spese agevolabili risulta inferiore ad esso, l’Agenzia delle Entrate può calcolare la percentuale del bonus rapportando all’ammontare complessivo del credito d’imposta.
A chi spetta e come si richiede
Come è già stato accennato prima, questo bonus spetta a chi acquistato una bici ed altri mezzi già elencati dall’agosto del 2020, inclusi abbonamenti degli autobus e spese inerenti ai servizi di mobilità elettrica o sostenibili. Inoltre, possono ottenere il bonus biciclette chi ha consegnato, nello stesso periodo, un veicolo per la rottamazione, che emettesse emissioni di CO2 comprese tra 0 e 110 g/km, secondo i criteri espressi nella legge numero 145 del 2018, ma tale veicolo doveva essere intestato al soggetto da almeno un anno.
Per richiedere questo bonus è necessario fare domanda presso l’Agenzia delle Entrate, fornendo dettaglio sull’ammontare della spesa, e tale domanda si effettua online, tramite il sito dell’Agenzia o qualunque suo altro canale telematico. Per fare tale domanda bisogna essere maggiorenni e presentare uno scontrino o una fattura inerente all’acquisto della bici, ed ovviamente non bisogna già aver usufruito del bonus in precedenza. Una volta presentata la domanda, si riceve una risposta entro cinque giorni, ricevendo una ricevuta che attesta la presa in carico o lo scarto, ed in quest’ultimo caso si specificano i motivi del rifiuto.
Se la domanda viene accettata, il beneficio dovrà poi inserire questo credito d’imposta nella dichiarazione dei redditi dell’anno in corso e non è cumulabile con altre agevolazioni fiscali relative alle stesse spese.