OdV: che tipo di organizzazioni sono? Cosa fare per formarne una?
Le OdV, ovvero le organizzazioni di volontariato, sono state introdotte nell’ordinamento italiano dalla Legge 266/1991, e in seguito parificate alle Onlus. Si tratta quindi di organizzazioni senza scopo di lucro che svolgono attività di interesse generale in favore di terzi. Le organizzazioni di volontariato possono essere costituite da chiunque, benché debbano ovviamente essere in possesso di determinati requisiti. Inoltre, le organizzazioni di volontariato possono beneficiare di diverse agevolazioni fiscali. Nelle prossime righe cercheremo di offrire una panoramica su questo tema, su cosa sono le OdV e come costituirne una.
ODV: che cos’è una organizzazione di volontariato?
Con l’acronimo ODV si indicano le cosiddette organizzazioni di volontariato. Si tratta di enti il cui fine è quello di svolgere attività di interesse generale in favore di terzi. Per fare ciò, si avvalgono prevalentemente dell’attività di volontariato svolta dai propri associati.
Stando a quanto riportato nel Codice del Terzo Settore, le organizzazioni di volontariato sono degli enti del Terzo Settore. Conseguentemente, sono tenute a rispondere a determinati requisiti affinché possano definirsi tali. In primo luogo non devono esserci fini di lucro. Poi, l’attività svolta, o in via principale o esclusiva, deve essere di interesse generale.
Dal punto di vista strettamente pratico, le ODV non possono essere costituite da meno di sette persone fisiche. In alternativa, possono essere costituite a loro volta da tre Organizzazioni di Volontariato. All’interno delle ODV possono essere ammessi anche altri Enti del Terzo Settore o altri ente senza scopo di lucro. In questo caso, la loro qualità sarà quella di soci e comunque il loro numero non dovrà mai superare il 50% delle ODV socie.
All’interno delle ODV possono essere impiegati anche lavoratori dipendenti o autonomi. La loro attività, però, deve rientrare nei limiti che qualificano l’attività svolta dell’ODV. In alternativa, possono svolgere la loro attività solo per quanto concerne il regolare funzionamento dell’organizzazione di volontariato stessa. Ad ogni modo, comunque, la loro presenza non può rappresentare più del 50% dei volontari.
Come si forma una organizzazione di volontariato?
Se il vostro scopo è quello di fondare una organizzazione di volontariato, dovete sapere che ci sono degli iter specifici che dovete seguire. Innanzitutto è necessario redigere un atto costitutivo. Il contenuto di questo atto è specificato nel Codice del Terzo Settore e prevede:
- l’indicazione dell’assenza di scopo di lucro e delle finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale perseguite;
- l’attività di interesse generale che costituisce l’oggetto sociale;
- la sede legale;
- le norme sull’ordinamento, l’amministrazione e la rappresentanza dell’ente;
- i diritti e gli obblighi degli associati, ove presenti;
- i requisiti per l’ammissione di nuovi associati e la relativa procedura, secondo criteri non discriminatori;
- la nomina dei primi componenti degli organi sociali obbligatori e, quando previsto, del soggetto incaricato della revisione legale dei conti;
- le norme sulla devoluzione del patrimonio residuo in caso di scioglimento o di estinzione;
- le norme relative al funzionamento della ODV;
- la durata dell’ente, se presente.
Per quanto riguarda invece la sua costituzione vera e propria, questa avviene tramite scrittura privata registrata, scrittura privata autenticata o per atto pubblico. La registrazione tramite scrittura privata registrata conferisce alla ODV lo status di organizzazione regolarmene costituita. L’atto pubblico, invece, ne permette direttamente il riconoscimento della personalità giuridica.
In ogni caso, sarà necessario recarsi presso un notaio. La funzione del notaio è quella di conferire autenticità legale all’atto tramite registrazione all’Ufficio del Registro presso l’Agenzia delle Entrate. Inoltre, per registrare l’atto è necessario quindi consegnare l’apposito modello di richiesta di registrazione presso l’Agenzia delle Entrate. A questo modello vanno uniti anche una doppia copia dell’atto costitutivo, dello statuto e della ricevuta del pagamento dei tributi dovuti per la registrazione tramite F23 bancario. La registrazione è utile per poter beneficiare delle agevolazioni fiscali previste per le odv.