Ecco a cosa serve e come si compila il codice tributo 1841 sul modello F24
Il modello F24 è uno dei modelli utilizzati per il pagamento dei tributi che i contribuenti devono versare periodicamente al fisco. Per le varie tipologie di versamenti che devono essere effettuati, è richiesta l’indicazione di appositi codici tributo che qualifichino in maniera univoca gli stessi. Si potrà intuitivamente capire l’importanza di questi elementi che permettono di far riconoscere, al sistema fiscale, l’avvenuto pagamento di tributi obbligatori per legge. Ma quando parliamo del codice tributo 1841 a cosa ci riferiamo? Come si procede alla compilazione del modello F24 nell’ipotesi in cui dobbiamo utilizzare questo codice tributo?
Il codice tributo 1841
Per capire a cosa si riferisce il codice tributo 1841, riportiamo quanto afferma il sito portalewebifel.it: questo codice tributo è utilizzato in quanto identificativo del versamento della seconda rata di acconto – oppure, in alternativa, del pagamento in soluzione unica – per la cedolare secca sugli immobili. La cedolare secca consiste in un particolare regime fiscale che riguarda i proprietari di immobili locati a scopo abitativo. Si tratta in particolare di una scelta di tipo opzionale. Questo codice tributo va comunque utilizzato solo per alcune tipologie specifiche di contratto come quelli di affitto 3 + 2 e i contratti transitori che in genere vengono stipulati per gli studenti nel caso di affitto di stanze. Inoltre questo codice dovrà essere utilizzato soltanto a partire dal secondo anno di locazione.
Come si procede al pagamento con modello F24
L’acconto per la cedolare secca dovrà essere versato in un’unica soluzione se la somma dovuta non supera la cifra di 257,42 euro. La prima rata invece andrà versata entro il 16 giugno oppure il 16 luglio incrementata dello 0,40% di interessi e sarà pari al 40% del 95% dell’acconto. Entro il 30 novembre va versato il restante 60%. Proprio per questo, oltre che per il pagamento in soluzione unica, si utilizza il codice tributo 1841. Per quanto riguarda il corretto inserimento di questo codice all’interno del modello F24, bisognerà trovare la sezione “erario” e poi la dicitura “imposte dirette–IVA ritenute alla fonte altri tributi e interessi” seguita da cinque colonne in bianco. Il codice tributo 1841 andrà inserito proprio nella prima colonna e nella prima riga. La seconda colonna andrà lasciata in bianco. Nella terza colonna andrà indicato l’anno di imposta a cui fa riferimento il pagamento. Per redditi del 2018 andrà inserito quest’anno. Nella quarta colonna andrà indicato l’importo da versare. La quinta colonna andrà compilata soltanto laddove si vanti un credito d’imposta. Il modello F24 potrà essere compilato a mano oppure in modalità online.
Cosa succede se si fanno errori nella compilazione?
Se nel compilare il modello F24 si commette qualche errore nell’indicazione del codice tributo, necessario per la corretta identificazione del tributo per il quale si sta effettuando il pagamento, potrebbe esserci qualche disguido. Questo perché l’Agenzia delle Entrate potrebbe avere difficoltà a capire per cosa voi stiate effettuando questo versamento. Potrà quindi capitare che dobbiate dimostrare di aver pagato il tributo in questione con altre modalità in un momento successivo. Infatti i codici tributo svolgono la funzione fondamentale di permettere una corretta è pronta identificazione dei tributi versati e di agevolare così i controlli fiscali sugli adempimenti.
Per ulteriori informazioni, e maggiore sicurezza, potrete rivolgervi all’Agenzia delle Entrate oppure visitare il relativo sito.