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Prestito senza busta paga

Con il passare del tempo anche l’economia cresce, e le banche sono prese di mira da potenziali clienti. Infatti il prestito è la soluzione ideale per offrire un maggior supporto al cittadino/società, per effettuare i propri investimenti.

Entrando nello specifico, il prestito non è altro che un finanziamento economico elargito da un istituto di credito autorizzato a una determinata persona, che può essere un semplice cittadino oppure una grossa società.

Durante la contrattazione, il determinato cittadino/società si impegna a restituire l’ammontare ricevuto attraverso delle rate periodiche (stabilite in fase di contratto), solitamente mensili, per un lasso di tempo che può andare da uno a cinque anni, fino a un massimo di dieci anni.

Prestiti senza uno stipendio fisso

Esistono anche i prestiti senza busta paga, adatti a chi non ha uno stipendio fisso, e anche qui sono presenti delle rigide garanzie alternative, e riguardano importi molto contenuti (inferiori a 5.000 €) proprio perché le banche non sono disposte ad esporsi troppo nei confronti della gente che si presenta con un profilo di rischio più elevato rispetto a coloro che lavorano, proprio per la mancanza dello stipendio regolare.

La stessa regola vale anche per le persone protestate e cattivi pagatori: in questo caso ottenere un prestito senza busta paga è del tutto difficile.

Quindi per questo settore, possiamo affermare che più è alto il profilo di rischio, maggiori saranno le garanzie da parte delle banche, prima del rilascio del finanziamento.

Come ottenere il prestito senza busta paga

I prestiti personali senza busta paga sono rivolti a:

  • Studenti;
  • casalinghe;
  • disoccupati;
  • lavoratori irregolari (senza busta paga regolare);
  • giovani imprenditori;
  • lavoratori autonomi;
  • lavoratori dipendenti con busta paga già impegnata, con uno o più finanziamenti in corso che assorbono tra il 35% e il 50% del proprio stipendio.

Il prestito avviene tramite un garante (o Fideiussore). Nello specifico, il garante è una persona che si impegna ufficialmente a pagare le rate del prestito senza busta paga al proprio posto qualora tu non ne fossi più in grado.  Per effettuare tale manovra, è necessario che il garante abbia una buona affidabilità creditizia e che non sia stato segnalato al Crif come mal pagatore.

La banca richiede interessato i vari documenti, certificazioni per la verifica della capacità di rimborso, quindi anche le ultime buste paga o la dichiarazione dei redditi dell’anno, nonché la mancata segnalazione del proprio nominativo all’interno della Centrale Rischi.

E’ presente anche il prestito personale senza busta paga ma con ipoteca sulla casa, ovvero in assenza di un reddito dimostrabile, l’ipoteca su un immobile di proprietà potrebbe aiutarti ad ottenere il finanziamento ideale. Per quanto riguarda i prestiti di piccola entità, è molto probabile che qualsiasi banca rifiuterà un’ipoteca sulla casa come garanzia, proprio per il valore del finanziamento.

Se il determinato individuo ha più di 65 anni, invece, l’ipoteca sulla casa permetterà di ottenere un prestito ipotecario vitalizio, e quindi è possibile trasformare la propria casa di proprietà in liquidità. In questo caso, alla morte dell’individuo, gli eredi potranno scegliere se estinguere il debito e tenersi la casa o se venderla per restituire la somma erogata alla banca/istituto.

Per quanto riguarda i prestiti senza busta paga per lavoratori autonomi, la banca potrebbe decidere di concederti il credito basandosi su quanto attestato dal proprio Modello Unico (modello di dichiarazione dei redditi). Infatti se riesci a dimostrare di aver avuto entrate regolari negli ultimi anni anche in assenza di una busta paga, la banca o il proprio istituto convenzionato potrebbe accogliere la richiesta del prestito personale.

Tassi di interesse

I tassi di interesse di questi finanziamenti sono infatti molto alti, con un Taeg che può arrivare anche al 12%. Il motivo è semplice: le banche tendono ad applicare condizioni più sfavorevoli a chi non offre solide garanzie reddituali, proprio per il rischio che tali soggetti non restituiscono più il prestito.

Quindi prima di richiedere un finanziamento senza busta paga, è consigliabile controllare per bene il tasso di interesse.