Dopo voci e smentite, informazioni discordati, pareri ufficiali e non, il processo di fusione tra Wind e Tre è finalmente diventato realtà! A dare l’annuncio ufficiale della fusione è stato Maximo Ibarra, attuale amministratore delegato di Wind, che gestirà anche nella fase iniziale l’operatore che nascerà dalla imminente fusione dei due noti gruppo del settore della telefonia. Andiamo dunque ad analizzare i cambiamenti e le novità che interesseranno i clienti, ma anche il mercato in generale e le relative infrastrutture a partire dal 01 gennaio 2017, data a partire dalla quale la fusione diverrà effettiva.
Fusione Tre-Wind: dalla parte dei clienti
Legittime sono in questa fase di transizione le perplessità dei clienti che vorrebbero essere rassicurati sulle loro attuali tariffe. Entrambe le compagnie hanno chiarito da subito, utilizzando i propri canali social ufficiali, che i piani in essere non verranno modificati in modo significativo. Le tariffe quindi (anche quelle disponibili per tempo limitato) a cui i clienti hanno aderito o stanno aderendo in questi giorni non perderanno in appetibilità e convenienza, almeno in questa fase di passaggio. Nessuna ansia da modifica piano e nessuna necessità di trovare soluzioni alternative interesserà quindi nell’imminente i numerosi clienti Wind e Tre. Ma cosa succederà invece ai clienti del futuro? La “lotta commerciale” tra Tre e Wind ha in passato spinto al ribasso il mercato, stimolando pacchetti all-inclusive a condizioni davvero favorevoli. Il botta e risposta dei vari provider, compresi quelli che oggi stanno per diventare uno solo, è stato palese e ha portato ad importanti modifiche del mercato. L’accorpamento delle due realtà oggi potrebbe diminuire il livello di concorrenza percepito, provocando così un aumento delle tariffe e del costo dei singoli piani ad un primo superficiale sguardo. I fatti però saranno però probabilmente ben diversi, dal momento che questa fusione non è l’unica novità del mercato.
La fusione dei due provider, infatti, è stata autorizzata solo a patto che nel mercato italiano fosse accettato un nuovo operatore, di origine francese, Iliad, noto per una politica di prezzo molto aggressiva. La società entrerà nel mercato italiano con il nome di Free Mobile e garantirà quindi un buono livello competitivo al mercato, inserendosi così come un nuovo attore specificato, tra l’altro in servizi low-cost.
Come cambiano risorse e tecnologie
E’ lecito ritenere che l’accorpamento permetta al neonato operatore di sfruttare al massimo le frequenze in suo possesso, migliorando così la copertura e quindi la velocità soprattutto delle connessioni online. Il vantaggio per i due operatori, entrambi con alcune carenze in ambito 4G/LTE sarà quindi indubbio. Le perplessità di molti clienti, che pur apprezzando le tariffe dei due provider rimanevano titubanti davanti a possibili criticità di tipo tecnico o a possibili zone di ombra in cui il segnale e il particolare la connessione risultavano essere deboli verrà così spiazzata, aumentando così la massa critica di clienti che potrebbe essere raggiunta e colpita dal nuovo gestore telefonico.
Mutamenti importanti interesseranno anche la rete vendita, come si può facilmente intuire. I negozi dei due gestori, infatti, si uniranno sotto una nuova unica insegna, e questo potrebbe determinare licenziamenti e chiusure di alcuni negozi, soprattutto in zone e centri commerciali al momento serviti da entrambi i provider. Contemporaneamente l’insegna passerà a detenere il 33% del mercato nazionale, al terzo posto dopo le storiche Tim e Vodafone.
A questo punto non resta che aspettare i primi mesi del 2017, per verificare quali saranno le novità su ogni fronte. Al momento possiamo solo ipotizzare reazioni, miglioramenti e modifiche in questo settore che attende dallo scorso anno questa fusione. Gli esperti del settore sono certi del fatto che in un solo anno potremo assistere a modifiche e innovazioni del settore.