Rimborso 730 senza sostituto_ ecco a cosa serve e come calcolarlo

Rimborso 730 senza sostituto: ecco a cosa serve e come calcolarlo

Il 730 è il modello per la dichiarazione dei redditi destinato ai lavoratori dipendenti e ai pensionati. Compilarlo annualmente ha diversi vantaggi, che vanno dal rimborso dell’imposta nella busta paga o nella pensione fino alla comodità del non dover fare calcoli e congetture in autonomia.

Con il modello 730, inoltre, si possono vedere le spese detraibili o deducibili dagli interessi del mutuo, dalle spese sanitarie o dai vari bonus casa.  Le opzioni sono quindi due: o il 730 è a credito, cioè il richiedente deve ottenere rimborsi di Irpef pagata in eccedenza, o è a debito, cioè il richiedente deve versare ulteriori imposte.

Modello 730 senza sostituto d’imposta

Quando si è dipendenti di un datore di lavoro, spesso e volentieri è lui ad effettuare le operazioni di conguaglio, oppure l’Inps. Nel caso in cui, però, il soggetto sia privo di un datore di lavoro tenuto a effettuare queste azioni fiscali si parla di modello 730 senza sostituto d’imposta.

Questa situazione riguarda chi ha perso il lavoro e colf, badanti e collaboratori domestici. Inoltre, il 730 senza sostituto d’imposta va usato anche nel caso in cui a presentare la dichiarazione siano gli eredi per i redditi percepiti dal defunto prima del decesso. In ogni caso, le condizioni che devono sussistere per il 730 senza sostituto sono tre:

  • nell’anno precedente, sono stati percepiti redditi di lavoro dipendente o di pensione;
  • il contribuente non ha un sostituto d’imposta che possa o debba effettuare il conguaglio;
  • si presenti il 730 a un Caf o a un professionista.

Come compilare un 730 senza sostituto

Innanzitutto, quando si presenta il modello 730 senza sostituto d’imposta si deve indicare la lettera A nella casella “730 senza sostituto”. Nel riquadro “dati del sostituto d’imposta che effettuerà il conguaglio”, inoltre, va barrata la casella “Mod. 730 dipendenti senza sostituto”.

Il 730 si può presentare sia tramite un CAF, sia attraverso un modello precompilato disponibile grazie all’Agenzia delle Entrate: non ci sono differenze in merito alle due opzioni.

Il 730 senza sostituto, però, ha un difetto: l’attesa per gli eventuali rimborsi è più lunga. Nei casi con sostituto, infatti, le operazioni di conguaglio Irpef sono effettuate dal datore di lavoro, che paga i rimborsi fiscali già dalla busta paga di luglio. Quando non si ha il sostituto, invece, l’Agenzia delle Entrate li invia verso novembre e, di conseguenza, arrivano verso dicembre.

730 senza sostituto a debito

Nel caso in cui il 730 presenti la situazione per cui il richiedente deve versare dei soldi, il pagamento va effettuato con un modello F24 a partire dal mese di luglio. Se la procedura è seguita da un CAF, sarà direttamente l’agenzia a provvedere a fornire il modello. Se, invece, si usano gli strumenti messi a disposizione dal Servizio delle Entrate, il contribuente può eseguire il pagamento online.