Piano di accumulo capitale: cos’è? Come funziona? A quanto possono ammontare i guadagni?
Il piano di accumulo del capitale è una forma di investimento dei propri risparmi. Quando si ha da parte una somma di denaro e la si vuole investire, per provare a ricavarne dei guadagni, sono molte le opportunità che si palesano: tra obbligazioni, titoli, azioni e fondi è davvero difficile districarsi e trovare la soluzione migliore.
Il piano di accumulo prevede l’acquisto periodico di strumenti finanziari, tramite il versamento dei propri risparmi. L’obiettivo è quello di far crescere, nel tempo, il proprio capitale in maniera graduale.
Piano di accumulo del Capitale: come funziona
Questa tipologia di investimento si basa su dei versamenti periodici e costanti che l’utente fa su questo piano. Questi permettono di compiere degli investimenti regolari su alcuni fondi comuni di investimento e, soprattutto, si possono fare con la frequenza più adatta alla propria situazione: mensilmente, ogni tre o sei mesi o annualmente.
Il piano di accumulo del capitale è una forma di investimento dilazionata nel tempo, per cui subisce meglio le oscillazioni temporanee del mercato: sfrutta i cicli positivi e minimizza quelli negativi. Il risparmiatore e il titolare del Piano di accumulo, in ogni caso, può sospendere quando desidera i versamenti periodici e, al tempo stesso, può riscattare come e quando vuole il capitale accumulato.
Struttura: Dollar Cost Averaging
Il piano di accumulo del capitale si struttura come il modello del Dollar Cost Averaging. Si tratta di una strategia di investimento che, a cadenze regolari, prevede di acquistare un numero di azioni con sempre la stessa quota di risparmio.
Se, ipoteticamente, si hanno €10.000, questa strategia prevede che non si acquistano subito tutte le azioni che questi soldi consentono di acquistare. Al contrario, questi vanno nel piano di accumulo e vengono divise in piccole quote di risparmio, con le quali si acquisteranno azioni in modo dilatato nel tempo. In questo modo, si possono subire meglio i crolli del mercato.
Durata e assetto del Piano di accumulo
È l’investitore a stabilire le caratteristiche specifiche del proprio piano di accumulo. Sta infatti a lui decidere quanto versare ogni quanto tempo, sotto consiglio del proprio operatore di fiducia. Secondo gli esperti, il piano di accumulo è la soluzione ideale se si prevede di tenerlo per un periodo medio-lungo, cioè per almeno 6-7 anni. La durata massima del Piano di Accumulo è di quarant’anni.
Nei fatti, però, ognuno può scegliere quanto investire e soprattutto per quanto tenerlo, anche in base alle proprie necessità. Il vantaggio di questo investimento è proprio in questa caratteristica: si può accedere al Piano di accumulo anche versando piccoli importi di €50, €100 o €200 e non si è vincolati a grandi somme.
Il Piano di Accumulo del capitale, quindi, garantisce al titolare un accumulo delle somme versate al suo interno, con un guadagno e una crescita nel corso del tempo. Il fattore fondamentale, per garantirla, è però la costanza: è necessario investire in modo continuativo, seppur poco alla volta.
Come sottoscriverlo
Al momento dell’iscrizione al Piano, spesso è chiesto al titolare che versi da un minimo di 3 a un massimo di 12 rate dell’importo concordato. Il valore totale dell’investimento si calcola moltiplicando l’importo di ogni rata per il numero di rate che si prevedono di fare.
Nonostante il piano di accumulo abbia molti vantaggi, riferiti a un costante e garantito guadagno nonché a piccole rate ben sostenibili nel tempo, ha anche qualche lato negativo. Sicuramente uno di questi riguarda i costi di gestione, non bassi. In ogni caso, se pensate che sia l’opzione di investimento giusta per voi, rivolgetevi alla vostra Banca e chiedete informazioni.