modello ss3

Modello ss3: a cosa fa riferimento la sigla? A chi serve? Cosa comporta?

Con la sigla ss3, l’INPS indica l’invalidità previdenziale, e per ottenerla bisogna compilare, ovviamente, anche un modulo. Ma chi ha i requisiti per usufruirne? A cosa serve?

A cosa serve e come funziona

Se un lavoratore del settore privato non può continuare a svolgere il proprio lavoro, oppure che abbia delle difficoltà nel farlo, può richiedere all’INPS della agevolazioni, così come stabilito dalla legge 222 del 1984. Tra questi vi è il certificato ss3, che permette di ottenere l’assegno ordinario di invalidità.

Questo assegno viene assegnato a chi ha una riduzione pari o al di sopra del 67 % della propria capacità di lavorare. Oltre a tale invalidità, bisogna aver versato come minimo cinque anni di contributi, di cui tre antecedenti alla domanda. Per richiedere tale assegno, è necessario documentare la propria invalidità rivolgendosi al proprio medico, presentando poi tale documentazione ad un professionista abilitato, a un Caf o ad un patronato. Ovviamente, anche l’INPS verificherà l’invalidità del richiedente mandando un proprio medico.

Questo certificato è valido per tre anni, e si può rinnovare. Il primo assegno, viene inviato poi il primo giorno del mese successivo alla visita svolta dall’INPS, e spedito mensilmente. Per quanto riguarda l’importo, dell’assegno, esso viene determinato con un calcolo misto, in cui una quota viene calcolata valutando sia il sistema retributivo che quello contributivo.

Altre agevolazioni

Oltre a questo assegno di invalidità, chi ha una invalidità pari al 67 %, può beneficiare di:

  • una tessera regionale di libera circolazione, con una tariffa agevolata;
  • una tessera Metrebus con costi agevolati;
  • un’esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria, fatta eccezione per la quota fissa;
  • ausili e protesi coperti;
  • un collocamento mirato;
  • la scelta della propria sede di lavoro, oltre a congedi per malattia;
  • un contrassegno per i parcheggi dei disabili, in base al tipo di invalidità.

In base alla legge 118 del 1971, ci sono altre agevolazioni anche per chi ha altri gradi di invalidità. Chi ne ha una che arriva fino al 33 %, non viene considerato, mentre coloro che hanno un’invalidità dal 34 al 45 % possono usufruire di ausili e protesi, mentre dal 46 al 50 % di invalidità si può richiedere anche un collocamento mirato. Un’invalidità dal 51 % comprende anche un congedo straordinario per cure, come previsto dal CCNL.

Chi è invalido dal 75 % può percepire un assegno mensile se ha un’età compresa tra i 18 e i 65 anni e sono senza impiego, ma chi supera i 65 anni, può percepire dall’INPS un assegno sociale. Se si ha un’invalidità del 100 % si può usufruire gratuitamenti di ausili, avere un collocamente obbligatorio, esenzioni dalla spesa sanitaria, una tessera di circolazione gratuita ed una pensione di inabilità.