401k: che tipo di piano è? Quando è stato introdotto negli Stati Uniti?
Esiste una vasta gamma di piani pensionistici tra cui scegliere, ognuno più o meno adatto alle proprie esigenze. Alcuni possono essere scelti in autonomia in previsione del futuro, altri sono erogati o proposti direttamente dal datore di lavoro. Negli Stati Uniti è piuttosto diffuso il piano pensionistico 401k. Di cosa si tratta? Come funziona questo tipo di piano pensionistico e da quando fa parte della vita degli americani? Ecco tutto quello che c’è da sapere sul piano 401k.
Che cos’è il piano 401k?
Quando si parla di piano 401 k si fa riferimento a un piano pensionistico qualificato, ovvero sottostante a quanto previsto dalle norme sull’assicurazione del reddito da lavoro, in vigore negli Stati Uniti. Ne esistono diverse versioni, tra cui il safe-harbour 401(k) e il SIMPLE IRA. Il piano 401(k) appare particolarmente vantaggioso per i dipendenti in quanto, come vedremo, non è sottoposto a tassazione al momento del ritiro.
Piani pensionistici simili al 401(k) erano già in vigore negli Stati Uniti prima del 1974. In quell’anno, però, il Congresso degli Stati Uniti decise di vietarli in attesa di procedere con uno studio sul settore. Al termine degli studi, questi piani pensionistici furono ripristinati, ma con condizioni e requisiti aggiornati. Il piano 401k fu quindi ufficialmente introdotto negli Stati Uniti il 6 novembre del 1978, con l’entrata in vigore del Revenue Act.
Si tratta di un piano a contribuzione definita, ovvero un piano pensionistico in cui il saldo del dipendente dipende da quanto ha versato in termini di contributi e dai rendimenti di eventuali investimenti.
Infatti, benché generalmente questo tipo di piano pensionistico preveda che i contributi formino dei fondi comuni, è possibile anche impiegarli per investirli in altri strumenti finanziari. Parliamo per esempio di obbligazioni e titoli e altri strumenti che possono variare in base alle disposizioni governative o interne al singolo piano.
Come funziona il piano 401(k)
Generalmente sono le stesse aziende americane a proporre questo tipo di piano pensionistico ai loro dipendenti. Ciononostante, è spesso scelto anche nell’ambito di istituzioni, organizzazioni senza scopo di lucro e scuole. Si caratterizza per via di una particolare clausola che fa sì che lo stipendio venga differito. In altre parole, una parte dello stipendio viene differita e recuperata nel momento in cui il dipendente accede al pensionamento. Le somme differite sono calcolate al lordo delle imposte.
Si tratta di un modo molto conveniente per i dipendenti di mettere da parte i soldi destinati alla pensione. In più, in questo modo il reddito imponibile registrato sarà più basso. D’altra parte, le somme differite dallo stipendio previste dai piani 401k non possono essere prelevate se non al raggiungimento dell’età pensionabile (o in base agli accordi sottoscritti). Tuttavia, esistono casi in cui è possibile prelevare queste somme, ma si tratta di eventi critici. I casi in cui si possono ritirare i beni di cui al piano 401k generalmente comprendono:
- cessazione del rapporto di lavoro
- pensionamento
- morte
- disabilità
Inoltre, nel piano possono essere inclusi anche altri scenari che permettono il ritiro di quanto accumulato. Infine, secondo le normative vigenti, i piani 401k non possono essere discriminatori. Ciò significa che, all’interno dell’azienda, non possono essere applicati per un determinato gruppo di lavoratori.
Piani 401k e prestiti
Uno dei vantaggi del piano pensionistico 401k è la possibilità di richiedere dei prestiti. Spesso i piani 401k mettono a disposizione dei prestiti provenienti dagli stessi piani pensionistici, ovvero dal proprio conto 401k. Se da una parte gli importi richiedibili sono limitati (generalmente non possono eccedere i 50 mila dollari e non possono costituire più del 50% dello stipendio) dall’altra i tassi di interessi sono equi e non ci sono particolari condizioni circa le motivazioni. Inoltre, i prestiti possono essere concessi a discrezione del datore di lavoro, il quale può decidere di non rendere usufruibile questa possibilità a prescindere all’interno del piano pensionistico.
In caso favorevole, comunque, il prestito deve essere rimborsato entro cinque anni, a meno che non sia destinato per l’acquisto della prima casa. Ad ogni modo ricorrere ai prestiti derivanti dal proprio piano 401k è generalmente sconsigliato, poiché andrebbe a intaccare i rendimenti sul lungo termine.