investire in ETF

ETF: che cosa sono? Conviene investire in ETF?

Chi si sta approcciando al mondo degli investimenti, sente sicuramente spesso parlare di ETF. Questi strumenti finanziari sono tra i più diffusi, grazie a delle particolari peculiarità che li rendono piuttosto accessibili anche per chi è alle prime armi. In più, qualsiasi consulente vi consiglierà di diversificare il vostro portafoglio, e gli ETF possono rivelarsi uno dei metodi più semplici ed efficaci per lo scopo. Vediamo quindi che cosa sono gli ETF, come e dove si acquistano e se conviene investire in questi strumenti.

Che cosa sono gli ETF?

Quando si parla di ETF si fa riferimento ai cosiddetti Exchange Traded Funds. ovvero a degli strumenti finanziari sotto forma di fondi di investimento a gestione passiva. Così come gli ETC, gli ETF fanno generalmente riferimento alle materie prime, quali possono essere sia gas che metalli preziosi (come oro e argento), oltre alle soft commodity, ai metalli industriali e ad altri settori, come per esempio l’allevamento.

Gli ETF, in qualità di fondi a basse commissioni, possono essere gestiti nei negoziati in Borsa come si può fare nel caso delle azioni. Per la loro natura, non danno la possibilità di detenere la materia prima in forma fisica, ma si basano sull’andamento degli indici, delle valute o delle materie prime stesse, energetiche e non.

Quali sono i vantaggi degli ETF?

Prima di esplorare i vantaggi relativi agli investimenti in ETF, va detto che, al contrario dei fondi comuni, questi permettono di ridurre il numero dei passaggi all’interno del processo di investimento. I costi di gestione sono altresì ridotti, proprio poiché è l’investitore a scegliere in cosa investire, mentre il gestore non ha la facoltà di intervenire nell’investimento. Si stima che, generalmente, i costi di gestione degli ETF non superano lo 0,5%. Una percentuale ben inferiore al 2% dei fondi a gestione attiva.

In più, tra i vantaggi possiamo trovare una maggiore liquidità, dal momento che sono strumenti quotati il cui acquisto e la cui vendita risulta semplificata e priva di particolari rischi legati alla diminuzione del valore. Per questo motivo sono gli strumenti finanziari più scelti dagli investitori che possono disporre di capitali più ridotti o, più semplicemente, che si stanno appena affacciando al mondo degli investimenti e non hanno intenzione di mettere a repentaglio il capitale prima di aver preso dimestichezza con le dinamiche e le strategie di investimento. A questo proposito, nella maggior parte dei casi non è necessario ricorrere a un consulente finanziario per negoziare gli ETF, proprio perché il rapporto risulta più diretto. Inoltre, agendo tramite questi strumenti si ha la possibilità di accedere a mercati altrimenti inaccessibili a meno che non si intendano investire ingenti somme.

A ciò si aggiunge il fatto che, in caso di fallimento della società, il patrimonio che l’investitore ripone negli ETF non ne va a risentire. Infine, la grande varietà presente in quanto a ETF (tra aziende e materie prime) è talmente ampia che permette una diversificazione efficace del proprio portafoglio, mantenendo, come detto, i rischi di perdita al minimo.

Dove si acquistano e come si investe in ETF?

Per quanto riguarda il nostro Paese, nel caso degli ETF si fa riferimento al mercato gestito da Borsa Italiana, ovvero ETFplus. Per accedere non serve altro che registrarsi e abbinare un conto corrente abilitato al deposito dei titoli. Dopodiché, è possibile iniziare fin da subito a investire tra le tante opzioni possibili, e seguendo lo stesso meccanismo adottato dalla compravendita di azioni e obbligazioni per il settore cui si è interessati. Per individuare uno specifico ETF va fatto riferimento a un particolare codice, ovvero al codice ISIN, che è univoco per ogni titolo.