Domande particolari ai colloqui di lavoro
Affrontare un colloquio di lavoro è già stressante di per sé, figuriamoci poi se il selezionatore di fronte a noi cominci a comportarsi in modo strano e far domande ancora più strane.
« Non è impazzito, ti sta solo mettendo alla prova. Vuole valutare le tue reazioni, la capacità di tenere alta la concentrazione anche in situazioni di stress, di non demoralizzarti davanti agli ostacoli improvvisi» afferma Francesca Contardi, amministratore delegato di Page Personell, una società che si occupa di ricercare e selezionare profili professionali per aziende.
Quando il tuo interlocutore, colui che dovrà giudicare se sei idoneo o meno, si mostra annoiato, quasi sbadiglia, la cosa da evitare assolutamente è reagire allo stesso modo. Devi mostrarti entusiasta e pronto a tutto, non una persona che si arrende facilmente.
Potrebbe capitare, inoltre, che il selezionatore non prenda proprio in considerazione il curriculum che hai preparato con tanta attenzione ma che cominci a far domande strane, quasi senza senso. Non preoccuparti, è tutto sotto controllo!
Le classiche domande : «Come venderebbe un frigorifero ad un eschimese?» e la variante «Mi convinca che questa penna mi serve» mirano a testare la capacità di interpretare le esigenze altrui e di convincere a comprare. Pensaci un attimo e non rispondere in maniera banale. Fornisci un punto di vista differente dal solito, fa’ che emerga il tuo lato critico e strategico.
Può capitare che il candidato possa sentirsi chiedere «Cosa farebbe se fosse l’unico superstite di un disastro aereo?» o « Cosa ha mangiato per colazione?» o «Perchè dovremmo scegliere lei?» In questi casi metti da parte l’imbarazzo e tira fuori la grinta. Abbi fiducia ed esprimi te stesso senza indugi. Il coraggio paga sempre.