Economia tedesca

L’economia tedesca è a rischio?

Il rallentamento della Cina e lo scandalo Volkswagen minano l’economia tedesca. Ciò potrebbe avere un impatto negativo sul resto d’Europa, Italia compresa.

Da un lato, la Germania è il principale Stato europeo esportatore verso la Cina, che a sua volta rappresenta il Paese di destinazione di circa il 7 % del totale delle merci tedesche.

Dall’altro, la quota più importante nel mercato delle esportazioni è il settore dell’auto, che da solo vale il 20% delle esportazioni tedesche, circa l’8% del Pil.

Ma all’inizio dell’estate la Cina è sembrata entrare in crisi, rallentando la sua crescita economica e riducendo le richieste di importazioni dei prodotti esteri.

In aggiunta a tutto questo, è scoppiato il caso Volkswagen, che rischia di mettere in ginocchio la principale azienda di automobili del Paese.

Il punto è che se la Germania viene colpita da una catastrofe economica, anche gli altri Stati europei ne subiranno le conseguenze: il 20- 30% dell’export tedesco origina da importazioni che la Germania fa da altri paesi. Per cui, in ogni Audi venduta nel mondo, o in ogni macchinario tedesco venduto all’estero c’è un pezzetto della nostra economia. Per ogni prodotto tedesco venduto in meno c’è un’azienda italiana o spagnola che vede evidentemente ridurre le ordinazioni.

Gli ultimi dati cinesi, però, hanno sì mostrato un’economia in rallentamento, ma comunque al 7 % di crescita annua. Inoltre, è vero che le esportazioni tedesche verso la Cina sono in calo, ma è da tener presente che i consumi interni della Germania stanno crescendo intorno al 2%, oltre ogni previsione.