L’Esposizione universale da 20 milioni di visitatori
Contro molte visioni pessimistiche e polemiche, l’Expo è stato un vero e proprio successo. Basti pensare che in sei mesi sono stati venduti 20 milioni di biglietti, un dato più che soddisfacente per il nostro Paese.
«Finora il Pil prodotto da Expo si aggira sui 4,5 milioni di euro» afferma Alberto Dell’Acqua, docente di Finanza aziendale all’università Bocconi di Milano. Secondo lo studio del professore, la ricchezza portata all’Italia dalla manifestazione da qui al 2020 arriverà all’astronomica cifra di 10 miliardi di euro.
I costi di gestione si aggirano intorno a 800 milioni di euro, ma sono già rientrati 1,4 miliardi grazie agli investimenti fatti sia dal nostro che dai Paesi partecipanti per costruire i padiglioni e migliorare i trasporti.
I turisti che hanno affollato le strade di Rho riempendo alberghi e ristoranti, le aziende edilizie e quelle dei servizi hanno creato nuovi posti di lavoro fatturando circa 3 miliardi di euro.
L’Expo è stato, in generale, un evento straordinario, ha dato vita ad uno scambio culturale senza precedenti: hanno aderito a questa manifestazione 2 milioni di studenti provenienti da 72 Paesi.
In questo periodo abbiamo imparato a conoscere anche Paesi poco turistici, come la Corea del Nord inavicinabile per via del suo regime politico, scoprendo che è la patria del ginseng.
Del Kazakistan, noto ai più per il film «Borat», abbiamo apprezzato la sua produzione di caviale, della Repubblica Ceca abbiamo assaggiato la bistecca di cervo e dell’ Angola il filetto di manzo in salsa di tamarindo.
Il prossimo Expo si terrà a Dubai nel 2020 ed il tema sarà «Connettere le menti, creare il futuro».