Crowdfunding

Crowdfunding USA: perché questo fenomeno ha raggiunto una popolarità elevata?

Sempre più spesso di parla di crowdfunding, e visti i numeri e gli obiettivi raggiunti nel giro di pochi anni, la sensazione è quella che si tratti di una svolta vincente. Il crowdfunding, come ben sappiamo, è una modalità di micro-finanziamento che parte dalle piattaforme online e permette a chiunque di trovare sostenitori e investitori pronti a credere e a finanziare il proprio progetto. Ma per quale motivo negli ultimi anni la popolarità del crowdfunding USA ha raggiunti tali livelli?

Com’è nato il crowdfunding? Storia del fenomeno

Si può affermare che i primi esempi di crowdfunding risalgono agli anni Novanta, in concomitanza con l’espansione del web. Tutto iniziò al fine di sostenere raccolte fondi di beneficenza, limitate a eventi e occasioni specifiche. Secondo alcuni, tutto iniziò con la richiesta ai fan da parte della band Marillion di aiutarli a finanziare il loro tour tramite una raccolta fondi online. La somma raggiunta superò i 60 mila dollari, tant’è vero che successivamente, nel 2001, i Marillion si avvalsero di una nuova raccolta fondi in occasione dell’incisione del nuovo album.

Ovviamente, le transazioni online non avevano ancora acquisito l’immediatezza, la sicurezza e la facilità di cui possiamo disporre oggi. Di conseguenza, il fenomeno esisteva, ma con dimensioni e soprattutto aspirazioni ridotte rispetto a quelle odierne.

Negli anni Duemila comparirono i primi portali dedicati esclusivamente a questo genere di microfinanziamento dal basso. L’investitore finanziava progetti in cui intravedeva delle possibilità di crescita (ma anche di guadagno), ma erano limitati dal punto di vista finanziario a piccole somme. Benché già in Italia nel 2005 era presente il portale Produzioni dal Basso, è solo tra il 2008 e il 2009, con l’avvento di piattaforme quali Indiegogo (2008) e Kickstarter (2009) che il crowdfunding USA inizia la sua ascesa.

Ascesa del crowdfunding USA

Dalla fondazione delle prime piattaforme per il crowdfunding alla popolarità di cui godono tutt’oggi (tanto da essere state scelte addirittura dall’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama) il passo è stato breve. A partire dal 2014 il loro successo è andato via via accrescendosi e non accenna a diminuire. Ma qual è il motivo dietro questa apparentemente inarrestabile ascesa?

Sicuramente è il modo più immediato ed efficace per mettere in vetrina la propria idea. Di progetti che nel passato non hanno riscosso il successo meritato perché la società contemporanea non li riteneva adatti ne è piena la storia. Progetti che, in un secondo momento, ripresi e forse aggiornati, hanno destato meraviglia e stupore. Proporre la propria idea su un sito crowdfunding permette di venire in contatto con realtà diverse, investitori e finanziatori da tutto il mondo, ma anche semplici generosi curiosi. Il tutto grazie alla possibilità di condivisione, elemento chiave nelle campagne virali sul web.

Il successo derivante dal crowdfunding

I risultati in termini di successo, poi, sono stati un incredibile incentivo. Moltissime startup hanno gettato le basi grazie ai finanziamenti ottenuti tramite raccolte fondi online in crowdfunding, raggiungendo e superando in breve tempo il successo sperato. Qualche esempio? Lo sviluppo del visore VR di Facebook, Oculus, è stato presentato e finanziato su Kickstarter. Allo stesso modo, campagne apparentemente meno “serie” ma decisamente redditizie hanno fatto la storia del crowdfunding USA. Ne è un esempio quella per la creazione del gioco Exploding Kittens, per il quale sono stati raccolti ben 8,8 milioni di dollari.

Spesso per incentivare i finanziatori sono offerte delle ricompense in base alla quantità di denaro offerta. Nel caso delle startup, spesso si tratta di quote di partecipazione che permettono, in caso di successo dell’azienda, di aver concluso un buon investimento.

Nel caso degli USA, il crowdfunding ha permesso l’avviamento di talmente tante realtà aziendali da aver creato il 65% dei nuovi posti di lavoro negli ultimi dieci anni. Negli Stati Uniti, infatti, la spinta propulsiva data alle piccole imprese ha portato addirittura alla firma del JOBS Act (Jumpstart Our Business Startup) Act, con il quale si è puntato a favorire la crescita delle piccole imprese. Misura che, col tempo, si spera abbia un impatto crescente sull’economia americana.

Ad oggi, gli Stati Uniti detengono circa il 10% del mercato mondiale nel crowdfunding (preceduti dalla Cina) e si stima che ogni anno il volume d’affari derivante dal crowdfunding negli USA sia pari a più di 17 miliardi di dollari.