Documentazione economica e finanziaria: ecco cos’è e a cosa serve
L’Italia possiede un governo che è democratico, quindi siamo una repubblica che è fondata sulla trasparenza economica. Tutte le tasse che paghiamo sono utilizzate per riuscire a gestire al meglio i servizi pubblici, la sanità, le opere pubbliche e via dicendo.
Riuscire a sottolineare e a garantire una buona comprensione di quali sono le gestioni economiche e finanziarie il governo è costretto, ogni anno, a eseguire un progetto chiamato: DEF. Tale sigla indica: documentazione economica finanziaria.
Esso rappresenta sia le strategie economiche da usare durante l’anno, supportata poi dalla legge di bilancio, ma anche quali sono gli obiettivi politici economici e come riuscire a raggiungerli.
Cos’è il DEF?
La documentazione del DEF mette in chiaro quali sono i punti da raggiungere dal governo attuale. La Repubblica italiana possiede tre forze politiche principali, quali la destra, sinistra e il centro. In base alle elezioni si riesce a determinare uno o più partiti che debbono cooperare per realizzare le promesse elettorali.
Le strategie per raggiungerli debbono comunque essere chiare e quindi ecco che si deve stilare la documentazione economica finanziaria. Tale presentazione deve avvenire entro il 10 aprile di ogni anno. In seguito, il mese dopo, a maggio, c’è poi il bilancio della finanziaria. Quest’ultima mette in chiaro quali sono le ripartizioni del denaro che si è accumulato con il percepimento delle tasse.
A cosa serve il DEF
All’interno del DEF, è necessario che ci siano perfino eventuali elementi degli scenari economici futuri. Per esempio si cerca di capire quale sia l’andamento del debito pubblico oppure del deficit e del Pil. Inoltre si prendono in considerazione perfino le eventuali crisi economiche globali, la disoccupazione oppure altri fattori che determinano la produzione.
Per esempio la pandemia è oggi uno dei problemi che vengono presi in considerazione durante la trascrizione del documento economico finanziario. Infatti la pandemia rischia di essere un elemento che obbliga alla chiusura delle aziende e al blocco dell’andamento economico interno.
Concludendo possiamo dire che questo documento è necessario per capire come debbono essere spesi i soldi pubblici per il benessere dell’intera nazione.
Trasparenza del DEF, le 3 sezioni
Per avere una trasparenza, in base alla legge 362 del 1988, dove appunto si parla del DEF, ci sono ben tre sezioni che si debbono definire in modo da valutare come spendere e investire il denaro del governo.
Nella prima sezione c’è il programma di stabilità. Qui ci sono gli obiettivi da raggiungere anno per anno oppure possono essere degli obiettivi triennali, ma dove ogni anno è necessario sottolineare quali sono gli obiettivi raggiunti. La seconda è l’approfondimento della condizione economica della pubblica amministrazione degli anni passati. La terza sezione include lo schema di programma nazionale di riforme che permettono di equilibrare l’attività economica in diversi punti del territorio.