Conciliazione giudiziale e stragiudiziale: cos’è? Diritto tributario e lavoro
Il nostro ordinamento prevede degli istituti creati per risolvere le controversie attraverso il dialogo: l’obiettivo è quello di giungere, attraverso dei particolari procedimenti ad una posizione intermedia, ad una soluzione condivisa; si entra nel campo della conciliazione. Questa può essere giudiziale e stragiudiziale: vediamo di cosa si tratta e quando si ricorre a questo istituto nel diritto tributario e nel diritto del lavoro.
La distinzione tra conciliazione giudiziale e stragiudiziale
La conciliazione quindi può essere definita come una strada alternativa al ricorso alle autorità giudiziarie per giungere alla risoluzione di una controversia. L’obiettivo della procedura è quella di concludersi con un accordo tra le parti, che hanno conciliato le loro posizioni venendosi incontro. Esistono diverse tipologie di conciliazione: la distinzione più importante è quella tra:
- conciliazione giudiziale: si cerca l’accordo tra le parti nel corso di una causa. Si pensi ad esempio al tentativo di accordo messo in atto dal giudice di pace alla prima udienza oppure a quello attuato dal presidente del tribunale all’udienza di comparizione dei coniugi nel corso di un giudizio di separazione;
- conciliazione stragiudiziale: in questo caso la controversia tra le parti si risolve con un accordo, frutto di mediazione, al di fuori del procedimento giudiziario.
La conciliazione nel diritto tributario e nel diritto del lavoro
Si parla di conciliazione anche in ambito tributario. Con la conciliazione giudiziale infatti un contribuente può definire in tempi più rapidi un contenzioso (che può essere già in atto oppure anche solo potenziale), beneficiando di uno sconto sulle sanzioni amministrative; la riduzione delle sanzioni viene stabilita in base al grado di giudizio in cui si perfeziona l’accordo. In questo caso è necessario fare una distinzione tra:
- conciliazione fuori udienza, che prevede la presentazione di una istanza congiunta sottoscritta dalle parti per raggiungere la definizione della lite;
- conciliazione in udienza, che può essere proposta da una delle parti entro dieci giorni prima della data di trattazione oppure dalla commissione in udienza che invita le parti a trovare un accordo ed eventualmente rinvia la causa all’udienza successiva per il perfezionamento dell’accordo stesso.
Le controversie in tema lavoro si possono risolvere ricorrendo al giudice del lavoro; la legge però prevede anche che le controversie relative al rapporto individuale di lavoro si possano risolvere anche attraverso gli istituti della conciliazione e dell’arbitrato. La conciliazione, anche in questo caso, può essere giudiziale (e quindi nel corso di un processo, con il giudice del lavoro che invita le parti a trovare un accordo prima del giudizio) oppure stragiudiziale (avviene in sede amministrativa, ovvero dinanzi alla Commissione di conciliazione presso l’Ispettorato Territoriale del Lavoro).