Differenza tra disoccupato e inoccupato: la guida completa
Ci sono parole che spesso vengono utilizzate come sinonimi, ma che in realtà sinonimi non sono: questa pagina è una vera e propria guida completa sulla differenza tra disoccupato e inoccupato. Vedremo il vero significato dei due termini e quali sono le differenze anche per quanto riguarda le conseguenze giuridiche delle due situazioni.
Disoccupato o inoccupato: la guida completa
Quando una persona non è attiva nel mondo del lavoro spesso viene indicata indistintamente come inoccupato o disoccupato. In realtà le due parole hanno significati diversi e anche dal punto di vista giuridico chi rientra nella definizione di disoccupato è sottoposta ad una disciplina differente rispetto a quella applicata i soggetti inoccupati. Ma andiamo con ordine ed iniziamo proprio dalle definizioni.
È disoccupato la persona che ha perso il suo posto di lavoro; viene riconosciuto tale chi:
- ha perso il lavoro o ha cessato un’attività di lavoro autonomi
- ha un reddito inferiore agli 8.000 euro lordi in caso di lavoro dipendenti;
- ha un reddito inferiore ai 4.800 euro lordi in caso di lavoro autonomo;
- ha lavorato solo 8 mesi (o 4 mesi se ha meno di 25 anni oppure se ha meno di 29 ed è in possesso di una laurea).
La legge definisce lo stato di disoccupazione come quella condizione della persona priva di lavoro che sia disponibile immediatamente alla ricerca o allo svolgimento di una nuova attività lavorativa seguendo le modalità definite con i servizi competenti.
È invece inoccupato la persona che:
- non ha mai lavorato, né in forma autonoma né in forma di dipendente;
- è alla ricerca di un lavoro;
- è iscritto al Centro per l’impiego da almeno 12 mesi (almeno 6 mesi per i soggetti più giovani).
Quindi l’inoccupato è quella persona che non ha mai svolto un’attività lavorativa, ma che si dichiara disponibili a lavorare e che quindi è alla ricerca di un’occupazione ed è iscritto al Centro per l’impiego.
La differenza tra disoccupato e inoccupato: le conseguenze
La differenza tra disoccupato e inoccupato quindi consiste nel fatto che il primo aveva un lavoro, ma lo ha perso o lo ha abbandonato, mentre il secondo non ha mai avuto un’occupazione. Entrambi sono comunque alla ricerca di un lavoro e questo fatto li distingue da un’ulteriore figura, che è quella dell’inattivo. Viene definito inattivo quella persona che non è occupata ma non è neanche alla ricerca di un lavoro.
Ma quali sono le più importanti conseguenze della differenza tra disoccupato ed inoccupato? In sintesi si può dire che all’inoccupato non spetta l’indennità di disoccupazione. Per poter beneficiare della Naspi bisogna infatti avere dei precisi requisiti che un inoccupato non può presentare; è infatti necessario:
- lo stato di disoccupazione involontaria;
- il versamento di almeno 13 settimane di contribuzione nel corso dei quattro anni precedenti al periodo di disoccupazione;
- aver lavorato come minimo per 30 giorni nel corso dell’ultimo anno.
Sul fronte delle prestazioni di carattere sociale invece il Jobs Act è andato ad annullare quella differenza tra disoccupato e inoccupato, precisando che spettano a chi si trova nello stato di non occupazione: in altre parole, l’esenzione dal ticket sanitario non è un diritto solo di disoccupati, ma spetta anche agli inoccupati e a tutti quelli che sono in statao di non ocucpazione.