Come Investire in titoli di Stato

Uno degli investimenti classici degli italiani insieme ai libretti di risparmio, è da sempre stato quello dei titoli di Stato. Considerati un investimento sicuro, che garantivano interessi accettabili nel tempo, oggi la situazione è molto cambiata. Con la crisi del 2012 abbiamo tutti assistito a come sia possibile per la prima volta nella storia che gli Stati possano fallire, in condizioni particolari, se non assistiti finanziariamente dalle banche e dagli altri Stati creditori.

Questo a fatto si che in un primo momento di panico e confusione i costi di alcuni Stati per finanziare la loro spesa corrente ed i loro investimenti, siano balzati alle stelle, con grande festa di tutti coloro che ne detenevano i titoli in portafoglio. Oggi invece, da quando la BCE è intervenuta, con gli accordi degli Stati membri della Comunità Europea, la situazione si è capovolta, rendendo talmente poco remunerativi i titoli di Stato, da consigliarne la sottoscrizione solo in grandi quantitativi.

Tra il costo di deposito di 34,2€ e la tassazione al 12,5%, per i piccoli importi praticamente non c’è più margine di guadagno, con rendimenti dell’1, 2%, soprattutto per quelli a breve scadenza.

INVESTIRE IN TITOLI DI STATO

Oggi, quindi, è diventato molto più difficile e rischioso investire e guadagnare con le compra vendite di titoli di Stato. Se si vuole guadagnare, bisogna comprare i titoli a lunga scadenza dei paesi che presentano bassi rendimenti. Per esempio, con i BTP Italia a 10 anni, si ha un rendimento oggi dell’1,4%. Altrimenti bisogna investire in quei titoli che presentano maggiori margini di profitto, ma anche maggiori rischi.

In questo caso, è preferibile investire in titoli a breve scadenza, cercando di limitare il rischio di possibili perdite, magari studiando attentamente la situazione economico politica del paese di cui si intende comprarne i titoli. Magari è meglio evitare i titoli che presentano margini troppo alti, chiaro indicatore di situazioni instabili e possibili operazioni di speculazione in atto.

Meglio puntare su titoli che presentano margini intermedi, con situazioni economiche di crescita ma non esagerate, politicamente stabili, con economie non votate soltanto all’export ma basate anche sulla domanda interna, indice questo di maggiore stabilità e minor rischio di volatilità.

Strategie di Investimento

Un’altra possibilità è quella di acquistare pacchetti di titoli di Stato sicuri con un basso margine di rendimento, per poi rivenderli sul mercato nel caso di condizioni di rialzo. Queste sono sicuramente operazioni più difficili e tecniche, ma che permettono di guadagnare con qualsiasi tipo di rendimento. Anche in questo caso si tratta di prendersi dei rischi, studiando i mercati e le situazioni macroeconomiche, investendo con intelligenza.

Un aspetto fondamentale quando si intende compiere operazioni di questo genere, è quello di diversificare sempre i propri investimenti, magari puntando sia su investimenti più sicuri a basso margine che contemporaneamente su operazioni a medio ed alto rischio, diversificando anche le zone geografiche degli investimenti. Per esempio, si possono acquistare titoli di Stati con una crescita lenta ma costante, con solide basi strutturali, quelli di Stati che presentano una forte crescita magari insieme a titoli di Stati che si rafforzerebbero da un rallentamento della loro economia.

Diversificare sempre, cercando di guadagnare anche quando si perde, è una delle regole fondamentale di chi vuole investire in questo campo.